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Roma è la grande città eterna lo vedi mentre cammini percorrendo  le sue strade la storia ti scorre davanti agli occhi, è un emozione bellissima!

Oggi vogliamo segnalarvi un particolare sito che si trova nel Parco della Caffarella, entrando nel Parco dalla via Appia Antica poco prima di Porta San Sebastiano, sembra quasi di stare fuori città, la vegetazione è selvaggia e il sentiero è sterrato, gli alberi ci donano il giusto fresco per poter proseguire il percorso senza fatica. Dopo una camminata di circa un chilometro e mezzo troviamo questo meraviglioso sito “Il Sepolcro di Annia Regilla” ed accanto il Casale dell’Ex- Mulino. Il sito è stato inaugurato da Carlo d’Inghilterra nel 2002. Circondato da una gradevole pineta appena entrati nella proprietà colpisce imponente il Sepolcro di Annia Regilla. La struttura  è circondata da un fossato,  purtroppo non è visitabile all’interno, possiamo limitarci solo ad ammirarlo dall’esterno.

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Appena dietro una struttura bassa segue il sepolcro, è il casale del’ex mulino, restaurato e ben tenuto è composto da un portico dove troviamo la ruota di un aratro, una prima stanza con un antico aratro, una seconda stanza con l’entrata per i magazzini, ed un terza stanza con un grande camino.

 

Casale ex mulino Mappa casale Ruota Aratro antico aratro

Stanza magazzini Stanza magazzini

Entrata magazzini Esterni casale

 

Nella pineta che circonda i due siti tavolini e panchine permettono di  far sosta prima di proseguire con la visita del grande Parco della Caffarella.

Cenni storici:

L’area oggi denominata Casale dell’ex Mulino faceva parte  del “Pago Triopio” di Erode Attico. Pago Triopo era un vasto possedimento agricolo trasformato in una sorta di santuario, e dedicato in memoria della defunta moglie Annia Regilla. Proprio qui passava un importante tracciato antico da alcuni identificato come la via Asinaria. La strada che attraversa diagonalmente la valle dalle mura aureliane, dopo aver toccato la via latina, passava nei pressi del Sepolcro di Annia Regilla incrociava l’Appia Antica costeggiando il Mausoleo di Romolo per congiungersi poi con via Ardeatina. In età medievale qui era localizzata una delle cinque torri poste a guardia dei valichi del fiume  Almone. La torre era attigua al Sepolcro di Annia Regilla alla metà del 500 l’impianto artigianale che nel corso dei secoli subì varie trasformazioni era una valca ossia un edificio preposto al lavaggio e al pestaggio dei panni. Gia nella carta di Eufrosino  della Volpaia nel 1547 la struttura compare costituita da una torre affiancata da un corpo più basso, successivamente la valca venne trasformata in mulino per i cereali nel XIX secolo alimentato da un piccolo acquedotto era inglobato in un casale della famiglia Torlonia, e conosciuto come “Mola della Caffarella” rimasta in funzione fino al 1930, Oggi il casale dell’ex Mulino è di proprietà della Fondazione Gerini dal 2001 è stato preso in affitto dall’ente del Parco che ne ha fatto un centro per l’educazione delle attività ricreative,  il sepolcro appartiene al patrimonio di Roma Capitale.

La prossima volta torneremo nel Parco della Caffarella in bici, per darvi una panoramica più completa di questo bellissimo parco alle porte del cuore di Roma.La Caffarella è attualmente una delle aree verdi più grandi di Roma (132 ettari di verde pubblico) e fra le maggiori aree verdi urbane d’Europa, vi si trovano il cosiddetto Colombario Costantiniano, il Ninfeo di Egeria, la Chiesa di Sant’Urbano alla Caffarella, alcuni casali, tra cui il più noto è il Casale della Vaccareccia.

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Nascere e vivere a Roma non basta per conoscere a fondo questa meravigliosa “Città Eterna”…bisogna sapersi addentrare e vivere nei suoi angoli più nascosti, o meglio, sconosciuti alla maggior parte delle persone.

Per chi viene a farle visita per la prima volta sicuramente andrà a vedere i simboli imponenti di Roma: il Colosseo, i Fori Imperiali, il Centro Storico con le sue piazze, le basiliche. Queste imponenti impronte sono già sufficienti a capire la magnificenza del passato di Roma, ma per conoscere a fondo la sua storia vi consigliamo di addentrarvi nei suoi sotterranei. Roma è tutto un mondo da scoprire.

Grazie alla bravura di guide esperte si possono fare delle visite sensazionali.
Il primo sotterraneo che andiamo a visitare è la Chiesa di San Crisogono.
Il punto di raccolta è sull’Isola Tiberina davanti la Chiesa di San Bartolomeo, una volta riuniti iniziamo la nostra camminata lungo il Tevere dove la guida ci inizia a dare delle prime notizie su Roma e l’isola Tiberina.

Tevere e Roma Sotteranea           1

Pensate che Roma non si trovava alla stessa altezza di dove si trova adesso, era molto più bassa, di ben 15 mt, era al livello attuale del fiume Tevere. Si viveva una vita principalmente fluviale, tutti si spostavano in barca lungo il Tevere e ai suoi margini si sviluppavano i mercati commerciali di frutta e di verdura. Fu così fino al 1876 quando poi iniziarono la costruzioni dei muraglioni, che erano diventati di primaria necessità poiché nel corso degli anni ci furono diversi alluvioni con grosse inondazioni che causarono numerose tragedie. Man mano che costruivano e finivano i muraglioni la città si spostava più in alto di livello.

La chiesa di San Crisogno è una delle prime chiese di Roma (IV secolo). Entrando al suo interno ammiriamo un pavimento magnifico di marmi, risalente alla scuola dei marmi romani, con forme esagonali e tagli arabeschi, tra i colori anche il marmo rosso uno dei più pregiati. Ha subito diversi rifacimenti, uno dei restauri importanti tra il 1620-1627. Ammiriamo il suo splendore attuale e ci addentriamo nei suoi sotterranei per capire la sua storia. I suoi sotterranei sono una stratificazione di stili che testimoniano i diversi rifacimenti nel corso dei secoli, si alternano muri più moderni (che servono per sorreggere la chiesa) con muri più antichi. Un’ unica navata con abside, punto dove costruirono una cripta dove misero le reliquie di San Crisogono, sotto l’altare. Vennero depositate anche altre reliquie di santi, infatti qui sotto troviamo anche diversi sarcofaghi di marmo (sono quelli che appartenevano ai ricchi). Sulle mura di questi sotterranei troviamo più strati pittorici, uno sopra l’altro. La visita ai sotterranei di San Crisogono è importante per capire e conoscere la stratificazione archeologica e anche la disposizione degli ambienti tipica delle case romane e che si adattava bene ai riti cristiani.

Dopo la visita di questi sotterranei vi consigliamo di fare una passeggiata al Ghetto di Roma (tra i più antichi ghetti del mondo) e poi, se non siete troppo stanchi, attraversate il Tevere e visitate il magnifico Centro Storico di Roma

Roma Sotterranea

Chiesa di San Crisogono

Roma Sotterranea

 

Che cosa aspettate? Contattateci e organizziamo subito una visita per voi 🙂

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Alcuni cenni storici:

Nel 1826 a Tivoli ci fu in grosso alluvione che trascinò via numerose abitazioni della parte più antica della città, per evitare ulteriori disastri per volere di Papa Gregorio XVI viene deviato il corso del fiume Aniene creando una grandiosa cascata, intorno al letto del fiume viene creato un percorso per immergersi nella natura suggestiva del odierno Parco di Villa Gregoriana. Questo gioiello naturalistico costituisce un luogo straordinario e complesso, dove è possibile leggere la stratificazione di eventi naturali e costruttivi avvenuta nell’arco di un tempo lunghissimo.

Il Parco è stato riaperto al al pubblico nel maggio del 2005 grazie all’intervento del FAI (Fondo Ambiente Italiano).

Una passeggiata di fine agosto:

Entrando nel Parco si ha subito la sensazione di immergersi in un bosco incantato, si scende lungo il percorso e si ammira ciò che la natura e l’uomo hanno creato: cascate, rovine antiche della villa e tantissimo verde. Le prime rovine che troviamo sono i ruderi della Villa di Manilio Vopisco (console romano della Villa del XIV d.c.), sono i cunicoli dell’acquedotto, probabilmente erano sottostanti alla residenza. Continuando nella nostra camminata ci fissiamo a contemplare alcuni scorci di panorama fantastici che vogliamo immortalare con alcuni scatti fotografici. Si ammirano da diversi punti del percorso sia le cascatelle che sorgono nell’area circostante alla cascata principale e sia il punto più alto dove inizia il precipizio dove ci sono i resti dei templi, quello rettangolare attribuito a Vesta e quello circolare attribuito alla Sibilla, databili al I-II sec. a.c.

Proseguiamo verso le grotte della Sirena e di Nettuno, attraversiamo un cunicolo e arriviamo al Belvedere sulla Valle dell’inferno la veduta da lì è spettacolare! “Valle dell’inferno, panorama paradisiaco”(cit. E.C.).

Dopo esserci soffermati per una decina di minuti continuiamo fino la Radura di Ponte Lupo, dove il fiume Aniene forma un lago, sembra una piscina naturale (Plinio il Giovane descriveva che qui le acque si inabissarono in un nuovo paesaggio sotterraneo, la grotta delle Sirene, creando il ponte naturale detto Radura di Ponte Lupo).

Una volta visto anche quest’angolo di paradiso, continuiamo la passeggiata fino alla Grotta di Nettuno, saliamo degli scalini sulla roccia che portano all’interno, dove scorgiamo il fiume che poi esce dalla grotta formando una meravigliosa cascatella. Gli scalini per entrare e la roccia all’interno sono stati disegnati dal vento, dall’acqua e dal tempo (cit. M.L.). Dopo la visita di quest’altro angolo di paradiso proseguiamo verso l’uscita dove troviamo i resti dei Templi della Sibilla e di Vesta.

La visita è stata sicuramente superiore alle nostre aspettative e qui speriamo di avervela descritta nel migliore dei modi, sicuramente vi suggeriamo di visitarla 🙂

Alcuni consigli pratici:

indossare abbigliamento comodo, scarpe sportive e spray anti-zanzare.

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Villa D’Este è uno dei capolavori del Rinascimento, patrimonio dell’UNESCO. La Villa fu voluta dal Cardinale Ippolito II nel 1550, il

programma architettonico e iconologico della Villa, ideato dal pittore-archeologo-architetto Pirro Ligorio e realizzato dall’architetto di corte Alberto Galvani nel 1560. Altri lavori furono realizzati negli anni 1660 – 70 anche dal maestro Gianlorenzo Bernini. I lavoro ed i restauri furono tantissimi nel corso dei secoli.

Il giardino della Villa è un opera d’arte, ricco di fontane e di tantissimi giochi d’acqua, per visitarlo bene, ammirando i suoi dettagli e scoprendo ogni angolo, ci vuole almeno un ora e mezza.

Uno dei punti più belli da dove affacciarsi per vedere il panorama del giardino è dietro la fontana di Nettuno.

Uno dei luoghi più fotografati e indimenticabili è le cento fontane: la fontana è costruita su 3 piani in cui scorrono simbolicamente le acque dei 3 fiumi: Albuneo, Aniene e Ercolaneo, gli stessi che scendono dal piano superiore della fontana dell’Ovato e che poi confluiscono nella fontana di Rometta per simboleggiare il Tevere.

Appena usciti da Villa d’Este vi consigliamo di prendere un gelato a piazza Santa Croce nella gelateria Crema & Cioccolato, uno dei gelati più buoni mai assaggiati soprattutto per gli amanti della Nutella (lo abbiamo degustato e abbiamo fatto subito i complimenti al proprietario).

Villa D'Este Villa D'Este Villa D'Este 4

[google-translator]Alcuni cenni storici:

Le leggende delle origini della città sono molte, l’anno della sua fondazione si fa risalire al 1215 a.C., 462 anni prima di Roma.

La città fu abitata fin dalla preistoria da numerosi popoli grazie alla sua ottima posizione geografica. Tivoli divenne sede di molte ville di ricchi romani, come testimoniano i numerosi resti. Quelle ancor oggi note e identificate sono attribuite a Orazio, a Cassio, a Publio Quintilio Varo, a Manlio Vopisco (i resti di quest’ultima sono incorporati nell’attuale Villa Gregoriana). Lo stesso Augusto vi soggiornò ed amministrò la giustizia, il culmine di questi fu rappresentato dalla villa di Adriano, nel II secolo d.C.

Una passeggiata per le viuzze di Tivoli:

Subito dopo aver visitato Villa Gregoriana facciamo una passeggiata nel Centro Storico di Tivoli, partendo dalla piazza del Duomo e della Cattedrale di San Lorenzo, accanto troviamo l’antico lavatoio pubblico e i resti della Mensa Ponderaria, i resti vennero scoperti nel 1883 e sono il luogo in cui si conservavano i campioni dei pesi e delle misure usati per le attività commerciali nell’adiacente foro romano. Continuiamo la nostra camminata nelle viuzze del centro storico, discendiamo il vicolo Campitelli e ci affacciamo su una splendida veduta, Piazza Campitelli, dove anticamente era situata la Villa di Publio Cornelio Scipione Nasica, su questi resti fu ricostruita la Chiesa nel XII secolo secondo lo stile romanico di tipo basilicale a tre navate e a destra è situato il campanile quadrato. Il centro storico di Tivoli è molto grande. Un punto carino per bere un caffè al bar è Piazza del Plebiscito, su di essa si affaccia la Chiesa di San Biagio. E’ piacevole andare alla scoperta di tutti i vicoli e gli angoli storici della città e fotografarli.

Tivoli_Piazza Campitelli Centro Storico 2 Centro Storico 1

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Dal 4 di ottobre il Magicland è allestito ad Halloween, stupende scenografie vi circonderanno immergendovi in fantastiche atmosfere!

Vieni a visitare il parco con noi! Partenze ogni sabato per tutto il mese di ottobre!

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I bellissimi Fori Imperiali di Roma …

….se non siete mai stati a farvi una passeggiata all’interno dei Fori Imperiali di Roma (ma anche per chi è già stato e vuole vivere nuovamente la magia)…vi consigliamo di farla al più presto! 🙂 …Ne resterete esterrefatti :0 ….

Vi immergete dentro …ammirate i Fori… e vi sembrerà di vivere la Roma di altri tempi…

Il foro Romano, all’inizio luogo di mercato poi divenne il fulcro della vita pubblica, dove si svolgevano tutte le attività economiche, politiche, amministrative.

I romani hanno costruito i fori in ogni insediamento romano di una certa rilevanza.

Il più importante è proprio quello di Roma, nell’area che si trova tra Piazza Venezia e il Campidoglio.

In origine l’area del foro era tutta una palude, poi la zona venne bonificata con la costruzione della Cloaca maxima (fine del VI secolo a.C. al tempo degli ultimi re di Roma) un grande sistema di drenaggio delle acque. Poi nell’area del Foro si imposero tutti i grandi e sacri edifici di Roma: il Foro di Cesare, il Foro di Augusto, il Tempio di Marte Ultore, il tempio della Pace, il Foro di Nerva, Il Foro e la Colonna di Traiano, la Basilica Argentaria dei Mercati Traianei, il tempio di Venere Genitrice, la Basilica Ulpia.

Beh che dire…non rimane che andarli a visitare e farci sapere le vostre impressioni 🙂

piantina fori imperiali